Perché un Farmacista dovrebbe aderire all’UCFI?
Permettete che mi presenti: sono don Marco Belladelli, un sacerdote della Diocesi di Mantova. Da più di sedici anni vivo ed esercito il ministero a Roma, come Responsabile del Servizio Pastorale dell’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina. Negli incontri diocesani organizzati dal Centro della Pastorale Sanitaria del Vicariato ho conosciuto il gruppo dei Farmacisti Cattolici della Capitale, i quali da alcuni anni mi hanno scelto come loro Assistente. Su proposta della Presidenza Nazionale, nel 2009 il Consiglio Permanente della CEI mi ha nominato Assistente nazionale. Così l’orizzonte si è aperto a tutta l’Italia e sono aumentate anche le responsabilità.
L’UCFI è un’ Associazione relativamente giovane, che nel corso degli anni ha conosciuto alti e bassi, dovuti in parte alla crisi dell’associazionismo in genere e di quello cattolico in particolare, ma soprattutto, per quanto posso aver capito in questi anni di frequentazione della Sezione di Roma, ad un difetto di motivazioni che giustifichino un impegno associativo.
Perché un Farmacista dovrebbe oggi aderire all’UCFI? Lancio questa domanda provocatoria prima di tutto come una sfida a me stesso e anche come fonte di ispirazione di quello che sarà il mio impegno di prete dentro l’Associazione. Voglio dire che non porto con me ricette preconfezionate dal sicuro effetto aggregante e men che meno panacee miracolose capaci di attirare chicchessia. Mi è chiaro invece che noi Cristiani per essere nel mondo quello che Gesù ci ha detto di essere, cioè il sale della terra e la luce del mondo (cfr Mt 5,13-14) dobbiamo sempre ricominciare dalle nostre radici e tornare a vivere insieme come il Signore Gesù ci ha insegnato (“Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti e compi le opere di prima.” Apocalisse 2,5). Insomma vorrei che cominciassimo a pensare all’UCFI come ad un luogo che ci aiuta ad essere cristiani seri, o se preferite, più cristiani di quanto lo siamo oggi.
Nell’udienza che il Papa ci ha concesso il 29 Ottobre 2007, in occasione del Congresso internazionale dei Farmacisti Cattolici, ci ha anche indicato un ambito specifico nel quale impegnarci come uomini e come professionisti: quello della tutela della vita dal suo concepimento, fino al suo termine naturale; ed insieme anche un obiettivo concreto da raggiungere: “la questione dell’obiezione di coscienza, che è un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione, permettendovi di non collaborare, direttamente o indirettamente, alla fornitura di prodotti aventi come fine scelte chiaramente immorali, come ad esempio l’aborto e l’eutanasia.” (Benedetto XVI). Non è il caso di fare battaglie assurde alla don Chisciotte, ma neanche di demordere, prima ancora di aver considerato come possibile la cosa. Insieme cercheremo la strada migliore per dare questa testimonianza, cominciando a riflettere su quello che è lo specifico della professione.
Intanto vi assicuro ogni giorno il mio particolare ricordo nella preghiera e nella Santa Messa per ciascuno di voi e per tutte le vostre necessità e auguro a tutti voi e alle vostre Famiglie quanto di meglio possiate desiderare: che il Signore sia sempre con noi con la sua grazia, lo Spirito Santo ci guidi ogni giorno con la sua luce e ci sostenga con la sua forza. Per l’intercessione dei nostri Santi patroni, San Raffaele Arcangelo e San Giovanni Leonardi, invoco la benedizione di Dio su tutti voi.
Don Marco Belladelli, Assistente Nazionale UCFI
♦
Aderire all’UCFI significa far vivere i valori cristiani nella quotidianità della professione, essere coerenti con i propri principi e dare valore all’essenza dell’uomo. Chi tra i farmacisti del Veneto volesse avvicinarsi a questa realtà, può contattare direttamente il responsabile dell’UCFI di Venezia anche tramite questo sito, cliccando su “SCRIVICI” in questa o nelle altre pagine.
Chi vuole aderire all’UCFI o avere informazioni sull’adesione, o più semplicemente esprimere la propria condivisione sui principi espressi nello Statuto, può compilare il form sottostante, avendo cura di riempire tutti i campi importanti.