Archivi per la categoria ‘Punti di vista’
Ogni essere umano inizia la propria vita come embrione unicellulare (zigote), che si forma nel momento del concepimento, quando i gameti maschile e femminile si fondono. Nei giorni successivi le cellule si moltiplicano (2-4-8-16, ecc), fino ad avere la morula (dopo 3-4 giorni) e la blastocisti (dopo 5 giorni). Poi, 7-10 giorni dopo il concepimento, avviene l’impianto dell’embrione nella mucosa endometriale uterina. Noi tutti siamo stati embrioni.
L’embrione umano è una persona umana, un nuovo individuo che si forma con il concepimento. Lo dice la valutazione scientifica : è un organismo nuovo della specie umana, con propria identità biologica e genetica, che manterrà fino alla nascita e per tutta la vita. Ha 46 cromosomi , 23 ricevuti dal padre e 23 dalla madre, possiede un proprio DNA. Dal primo giorno del concepimento è uno come noi . Leggi il resto di questo articolo »
In questi ultimi tempi, leggendo alcuni articoli, è facile imbattersi in concetti di inizio e termine della vita umana tra loro molto diversi. Basti ricordare che per noi cattolici la vita ha inizio con il concepimento, cioè quando lo spermatozoo si unisce alla cellula uovo formando l’ovulo fecondato; altri, tra cui anche l’OMS, ritengono che la vita abbia inizio con l’impianto dell’embrione nell’utero materno, rendendo leciti tutti quei metodi “contraccettivi” che agiscono prima o in concomitanza di questa fase. Vi sono quindi punti di vista molto diversi, ma senza entrare nel dettaglio della loro veridicità, è importante sottolineare che alcuni vengono strumentalizzati, usati solo per giustificare metodiche che in altre circostanze verrebbero indicate come “portatrici di morte”.
I colleghi di Milano ci hanno segnalato un’interessante pubblicazione in lingua inglese che mette a confronto le definizioni di “inizio vita” e “fine vita” comunemente usate, facendo emergere le criticità e dimostrando con chiarezza come alcune di esse siano state create ad arte per scopi contrari alla Vita. Il testo che è alla sua seconda edizione ed è edito da The Life Guardian Foundation (www.lifeguardianfoundation.org), fa parte di una raccolta di opuscoli (booklet) che hanno lo scopo di divulgare il rispetto per la Vita.
Unione Cattolica Farmacisti Italiani Sezione di Milano
La presente per accompagnare e mettere alla Vostra attenzione il documento allegato. Nella serata di Lunedì 20 Febbraio 2012 la sezione di Milano si è riunita per un incontro con la dottoressa Chiara Atzori sul tema del progetto LGBT. La discussione e la chiarezza dell’interlocutrice hanno mostrato come questo tema, che prescinde dall’essere cattolico, ma che coinvolge l’essenza stessa dell’uomo, sia a dir poco sconosciuto. Nulla è fatto dagli organi preposti e dai mezzi di comunicazione per informare come questo progetto, che in parte cerca di negare anche ciò che per la scienza è da anni provato in modo incontrovertibile, sia in stato avanzato di approvazione. Gli Stati, compreso quello italiano, l’Onu, dedicano tempo, soldi, incontri al fine di far passare come normale, lecito, ciò che evidentemente non è. Il tutto, come sempre più spesso accade, nel nome di una libertà che affonda le radici non nella Verità ma sul sentimento. Sono ciò che sento di essere, non ciò che la natura mi ha fatto o, addirittura, ciò che Dio mi ha pensato.(Questa è una libertà di pensiero che è sempre più negata a noi). Leggi il resto di questo articolo »
Il 28 marzo si è svolta presso il Centro Pastorale “Card. G. Urbani” di Zelarino (Ve), una letio magistralis del prof. Francesco D’Agostino, sul tema: “Bioetica cattolica e bioetica laica”. L’incontro è stato organizzato nell’ambito del corso d’introduzione alla Bioetica della scuola diocesana di formazione teologico – pastorale Santa Caterina d’Alessandria. Il professore, partendo dalle recenti discussioni sul “testamento biologico”, ha evidenziato come non vi siano grandi distanze tra una bioetica cattolica ed una bioetica laica e che non si debba cadere nel tranello di cercare contrapposizioni ideologiche, scavando degli inutili fossati di divisione: anche se a volte si possono avere punti di vista diversi, nella bioetica l’uomo e la sua vita sono sempre centrali e doverosi di rispetto.
Al termine, ho avuto modo di avvicinare il prof. D’Agostino, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani e Presidente onorario del Comitato Nazionale di Bioetica. Alla luce del recente pronunciamento del Cnb sull’obiezione di coscienza dei farmacisti, ho chiesto un suo parere e un commento sui lavori svolti dal Comitato. Leggi il resto di questo articolo »
Cosa significa essere farmacisti cattolici oggi? Questa domanda mi viene spesso rivolta dai colleghi e dai clienti della farmacia. Quale risposta dare, se non quella che nasce dal quotidiano impegno nella fede, ma con quali parole. Colgo l’occasione scrivendo questo primo articolo per il sito dell’UCFI di Venezia, per provare a cercarle o meglio per lasciarle emergere. Non voglio riempire queste righe di citazioni e richiami a personaggi famosi, ma solo stimolare una riflessione sul nostro ruolo, sul senso della nostra vita e del nostro servizio.
Essere un farmacista cattolico non vuol dire certo avere un impegno e una professionalità diversi o migliori rispetto a coloro che non si sentono cattolici: seguendo il nostro codice deontologico si può essere degli ottimi professionisti nel campo della salute e rispondere in modo efficace alle esigenze dei cittadini. Ma forse ci si aspetta qualcosa di più da noi, un qualcosa che è meno legato alla nostra professione in senso stretto, e più al modo di porsi in relazione con le persone, integrati nel tessuto sociale nel quale sempre più la farmacia sta diventando punto di riferimento.